venerdì 2 ottobre 2009

Felicità

La felicità ha di certo tante sfumature e non consiste in una meta a cui tendere... soprattutto non va intesa come un qualcosa che, una volta raggiunto, è tuo per sempre. Felicità è un dono improvviso, è il modo in cui "vedi" qualcosa ... può essere anche un riflesso di una felicità altrui, talmente contagiosa, che riesci comunque ad assorbirla e gioirne!
Proprio di questa felicità riflessa ho avuto esperienza quando mercoledì sera sono andata in ospedale a trovare D., il figlio di mia cugina. Tre settimane fa ha avuto una grossa crisi ed è stato salvato per un soffio, poi ha trascorso 12 giorni in rianimazione, un calvario in cui ho toccato con mano la sofferenza dei genitori che stavano perdendo le speranze.
Mercoledì invece, la rinascita! staccato da tubi e sondine, seduto al tavolo a mangiare ... poi, per la prima volta, è riuscito a camminare da solo, senza essere sostenuto! Mi sono sentita fortunatissima ad assistere a questo risveglio. Quando è arrivata mia cugina, aveva un sorriso strepitoso nel vedere D. in piedi nel corridoio, non somigliava neppure alla donna che avevo visto nei giorni precedenti: era bellissima! Mi ha accompagnata all'ascensore e mi ha detto: "Nadia, sono felicissima" ... lo sapevo, ma sentirglielo pronunciare è stato un dono altrettanto grande ... e felice sono stata anch'io!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono felice per te Nadia...ecco appunto parlavi proprio di questo...felicità riflessa... :)

Vincenzo B.

calendula ha detto...

mi hai commosso.
Un bacio cal