domenica 17 maggio 2009

Prediche e storie di bambole ...

Stamattina mi sono spicciata un po' prima, riuscendo ad andare alla messa di padre Giorgio, il nostro responsabile della mensa ... la sorpresa è stata bella:
padre Giorgio ha dedicato la messa a tutti noi volontari ed in particolare alla colonna portante, ovvero la signora Maria, che, a dispetto dei suoi quasi 89 anni, si impegna quotidianamente e senza sosta nelle attività organizzative, come fosse una ragazzina al suo primo impiego, il tutto con la massima modestia e con una vocina quasi fosse un filo ...
Più di tutto però ho apprezzato l'omelia ... con la solita chiarezza e profondità, p. Giorgio ci ha ricordato che cosa vuol dire essere cristiani veramente: amare! Sembra una parola scontata, ma lo è diventata violentandola e abusandola in questo mondo molto degenerato in cui ci troviamo. Ad un certo punto ha citato anche la storia della bambola di sale, che, a dire il vero, non conoscevo e che ho ricercato in rete ... la riporto qui perchè mi pare proprio molto bella:
Tanto tempo fa, una bambola di sale decise di intraprendere una ricerca e di andare a cercare il mare; era molto felice di questo poichè il mare era la cosa che da sempre aveva desiderato vedere e sentire. La bambola cominciò a camminare per ricercare il mare, chiedendo a destra e a manca, ma non avendo risposte positive; nessuno le sapeva dire dove si trovasse il mare, fino a quando non trovò l'indicazione giusta: "dietro quei monti troverai il mare!" esclamarono le pietre di montagna; la bambola di sale corse e dietro le montagne vide il mare che tanto aveva sognato. Decise di correre e di raggiungere la spiaggia. Quando giunse sul lido del mare, felice come non mai, mise nell'acqua un piede ma sentì, con gran dispiacere, che l'acqua del mare le aveva sciolto un piede; la bambola di sale non sapeva che il sale a contatto con l'acqua si scioglie. Disperata cominciò a piangere pensando a quella grande delusione: lei aveva camminato tanto per trovare il mare ed ora il mare l'aveva mutilata; ERA ZOPPA! La bambola di sale non sapeva più che fare fino a quando dal mare non sentì una voce che la chiamava e le diceva: "Entra! Vieni in me! Vivi in me". La bambola sapeva ora che, se fosse entrata nel mare si sarebbe sciolta, ma che se fosse rimasta sul lido la sua vita non sarebbe più stata completa poichè le mancava una parte di se; che fare allora: Rimanere zoppi per tutta la vita o lasciarsi prendere da qull'avventura così misteriosa, dolorosa, ma bella, tanto bella, come bella era la voce del mare che la chiamava continuamente? Che fare: Rimanere sulla riva pieni di tanti "ma e perchè" e vivere con questi per sempre, sapendo che nulla poteva riempire il vuoto che il mare aveva creato dentro di lei o vivere quella proposta così come il proprio cuore desidera? La bambola decise di seguire la voce del mare e piano piano, entrando nell'acqua, sentiva il suo corpo sciogliersi nel mare e diventare parte di esso. Piano piano, sentiva la sua vita sfumare e un'altra vita nuova rinascere; un altro stato; un'altra situazione. Fino a quando, l'ultimo cavallone si portò via la bambola di sale e lei sentì con tutta se stessa di essere creatura nuova ed esclamò:"IO SONO IL MARE!"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nadia non potevo che rimanere compiaciuto sinceramente nella lettura come sempre ciò che scrivi mi lascia qualcosa.

Vincenzo B.