giovedì 20 novembre 2008

Sono a terra ...

Periodo sfigato... la salute fa le bizze, fra colon irritabile, annessi e connessi e in più ci si mette il ciclo (per carità, anche questo ci vuole! ma il quadro d'insieme non aiuta). Le speranze sempre disilluse, il tizio (prima) e il caio (dopo) per cui mi ero presa la cotta, sono diventati entrambi un inequivocabile "2 di picche". Poi ti capita di rivedere fuggevolmente un tuo ex compagno delle medie, che ti saluta, anche facendoti dei complimenti, e così, inaspettatamente, ti rendi conto che potrebbe essere proprio interessante e ti ricordi che anche allora aveva un bel carattere ... ma è un istante, tutto sfuma ... chissà se è sposato (probabilmete sì e ha figli!), chissà fra quanti millenni mi capiterà di rivederlo! Ma non è solo questo ... aggiungiamo lo stress che ho sul lavoro, in cui devo imparare cose nuove, anche piacevoli, ma sempre con tempi stretti e aspettative da parte del capo che incombono. C'è poi la collega furbetta da gestire, che è anche una gran simpaticona, ma che, appena può, vanta come suoi i buoni risultati che mi sono sudata io! Che dire quando ammicca ai colleghi uomini, pur essendo novella sposa? Lei è popolarissima e gettonata ed io mi sento la cenerentola dell'azienda, che bada solo al lavoro (sarà così sbagliato pensare al lavoro quando si lavora!?). Facendo un riassunto stretto: non mi si fila nessuno e non ho neppure particolari soddisfazioni professionali ... mi sento proprio a terra ... cosa mi salva? l'autoironia ... e sapere che nel mondo ci sono problemi ben più gravi ...

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