sabato 1 marzo 2008

La parola ai giurati

Ieri sera, al Novelli, ho visto lo spettacolo "La parola ai giurati", ispirato al film del '57 "Twelve angry men". Questa la trama: dodici giurati devono giudicare un ragazzo accusato di parricidio. Uno solo di loro ha qualche dubbio sulla condanna dell'imputato e, dopo aver argomentato le proprie obiezioni, fornendo anche una lettura psicologica tale da scardinare le presunte "evidenze", riesce a convincere gli altri a votare per la non colpevolezza. Il film (la cui regia è di S.Lumet) era stato a sua volta ispirato da un teledramma del 1954 di Reginald Rose. Il ritmo dello spettacolo è risultato serrato, intelligente, acuto, senza cadute, né passaggi artificiosi. Bella anche la scenografia, che ha portato in teatro veri e propri effetti cinematografici, come la proiezione dei grattacieli di New York, ma anche la contemporanea presenza di due stanze sul palcoscenico!
Alessandro Gassman interpreta il giurato innocentista, parte che nel film fu di Henry Fonda. E' stato bravo e che dire ... è anche un gran bel figliolo! Bravi anche gli altri attori, soprattutto chi interpretava il giurato arrogante, che è stato l'ultimo a cedere. La morale della vicenda è una condanna alla pena di morte, ovvero esiste sempre un ragionevole dubbio che ci può salvare dal diventare a nostra volta assassini.

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