Prima domenica alla mensa

Oggi pomeriggio ho cominciato a dare una mano alla mensa dell'Opera S.Antonio, presso la chiesa di S. Spirito. Ero un po' in ansia perché mi aspettavo di dover affrontare chissà quale mole di lavoro, anche perché, il responsabile, padre Salvatore, domenica scorsa aveva annunciato che la mensa rischiava di rimanere chiusa la domenica proprio per la mancanza di volontari. Invece mi sono trovata in tutt'altra situazione, eravamo tante persone (probabilmente l'invito ha avuto l'esito sperato) e non c'era da pensare a far da mangiare ed organizzare in cucina, ma, più semplicemente, si trattava di preparare piatti, vassoi e posate per la cena, di servire i pasti e, da ultimo, dare una mano a pulire. Mi sono trovata bene ... quante persone! si servono dai 120 ai 150 pasti ogni sera! Le signore della cucina sono formidabili: bisogna avere gran esperienza per gestire il cibo per così tanta gente! Sono contenta di avere trascorso la domenica in questo modo, a servizio di chi è meno fortunato; spero di essere stata lì con il giusto spirito, ovvero di aver saputo accogliere degnamente le persone a cui porgevo il piatto. Davanti a me si sono succeduti volti, ciascuno con la sua storia ... c'è chi ha la l'aria burlona e chi il viso duro, chi dice grazie e abbassa gli occhi e chi vuole una pietanza, ma non l'altra, chi è vestito in modo ineccepibile e chi invece trasandato ... quante le tentazioni di giudicare, di pensare: "ah, questo non si meriterebbe niente e invece a quell'altro gliene darei il doppio ..." invece, così pensando, siamo noi che sbagliamo, che ci eleggiamo ancora una volta "giudici" al di sopra del fratello, proprio perché abbiamo la fortuna di vivere sempre "al di sopra" ... e neanche ce ne rendiamo conto! Sono contenta di sapere riconoscere sul nascere questi atteggiamenti sbagliati, utilissimo è stato il corso missioni che ho seguito a Giugno ... chiaro, come diceva anche il Don, è questo: non si dà per "carità", ma si restituisce al fratello ciò che deve avere per giustizia...